Nei secoli passati l’uomo utilizzava fibre e tessuti di origine vegetale o animale che, essendo naturale, non provocavano nessun problema alla pelle. Dalla fine del ‘900 l’industria, per far fronte alla domanda sempre più crescente del mercato di massa, ha cominciato a produrre abiti con tessuti sintetici e artificiali realizzati con processi chimici che prevedono l’uso di sostanze nocive e allergizzanti.
Non sorprende quindi che sono aumentate le allergie ai tessuti, tant’è che l’8% delle dermatiti allergiche da contatto sono causate proprio dai tessuti che entrano in contatto con la nostra pelle. Queste sostanze vengono percepite come dannose dalla pelle, che quindi reagisce con una risposta infiammatoria sotto forma di irritazioni e arrossamenti.
Come contrastare efficacemente la dermatite allergica da tessuti? Per rispondere bisogna prima conoscere i sintomi e le cause.
Quali sono i sintomi della dermatite da contatto ai tessuti?
Bruciore e prurito, così come secchezza cutanea, ragadi e desquamazione sono tra i principali sintomi della dermatite da contatto. Anche il gonfiore, l’eccessivo calore causato dal processo di infiammazione e l’arrossamento della pelle, che può presentarsi con chiazze estese o puntini rossi, sono sintomi evidenti della dermatite da contatto. In casi particolarmente acuti possono formarsi anche delle bolle cutanee, come vescicole con tanto di liquido o pustole.
Questi problemi si manifestano solitamente nelle zone del corpo più a stretto contatto con gli indumenti o la biancheria intima, come inguine, addome, petto, collo, ascelle, schiena, dorso del piede e interno coscia. Se dovessero presentarsi questi problemi è opportuno consultare un dermatologo.
Le cause dell’allergia dei tessuti
Sensibilità o allergia ai tessuti sintetici, sostanze chimiche usate durante le varie fasi di produzione, sostanze usate per lavare i vestiti e scarsa traspirazione della pelle sono tra le principali cause che scatenano le reazioni allergiche.
Tra i materiali sintetici che possono provocare allergie ci sono lo spandex, la gomma, il nylon e le fibre di vetro. Sono materiali economici e facili da lavorare, per questo motivo hanno trovato un’ampia diffusione nell’abbigliamento di vestiti e anche nei tessuti per l’arredamento della casa. Tra le sostanze chimiche usate per la produzione e il trattamento dei tessuti che provocano allergie ci sono: i coloranti, le resine, gli sbiancanti e i candeggianti, le resine, i biocidi, i funghicidi e gli alghicidi.
Anche i detersivi e gli ammorbidenti, usati per lavare i vestiti, sono tra le cause delle dermatiti da contatto poiché non vengono sempre eliminati del tutto dopo il lavaggio e si depositano sulle fibre dei capi d’abbigliamento fino ad entrare in contatto con la pelle. Occhio che le sostanze che causano dermatiti sono presenti anche nei profumi, nei conservanti di detersivi e ammorbidenti e negli sbiancanti ottici.
Come prevenire e contrastare l’allergia da tessuti?
Come già anticipato la cosa migliore è rivolgersi ad uno specialista che, dopo un’accurata anamnesi e la visita che ritiene più opportuna, può risalire al tipo di problema e individuarne le cause. Tuttavia si possono adottare una serie di comportamenti virtuosi per prevenire la formazioni di qualsiasi tipo di allergia, a partire dall’uso di intimo cotone biologico che tratta con estrema delicatezza la pelle e le parti più intime del corpo. A proposito di intimo, è consigliabile evitare colori scuri e indossare tessuti traspiranti per favorire la corretta traspirazione della pelle.
Bisogna poi mantenere la pelle idratata, usando creme naturali e bevendo molta acqua, e usare sapori naturali e biologici per la detersione della pelle. Particolare attenzione merita l’alimentazione, che deve essere ricca di vitamine per rinforzare il sistema immunitario e la resistenza ad agenti aggressivi.
Infine leggi l’etichetta di composizione dei vestiti, per assicurarti che non ci siano materiali dannosi o ai quali sei allergico, così come delle federe, delle lenzuola e degli asciugamani.